È una delle poche ville romane che conserva inalterati i caratteri stilistici settecenteschi in un insieme di grande pregio.
Il casino nobile, nucleo principale della villa, è caratterizzato da un corpo centrale fiancheggiato da due ali laterali simmetriche sormontate da torrette; attualmente è sede della Quadriennale di Roma, una delle più prestigiose istituzioni d’arte contemporanea del Novecento, che consente di consultare il prezioso archivio e la biblioteca.

L’edificio principale a pianta rettangolare, sorge in corrispondenza dell’asse principale del parco che congiunge l’ingresso con un ninfeo monumentale, solo in parte restaurato, attraverso uno scenografico sistema di fontane.
A Pietro Francesco Garoli si debbono gli affreschi della galleria del primo piano, riscoperti durante i restauri dell’edificio avviati nel 1985, raffiguranti alcune delle tenute di famiglia nel Montefeltro, racchiuse fra balaustre e colonne dipinte, secondo una soluzione compositiva di gusto neorinascimentale.
Nell’Ottocento la villa passò alla famiglia Falconieri che fece rinnovare il Casino, realizzando tra l’altro un “saloncino dipinto alla pompeiana”, al pianterreno, e un edificio di servizio, accanto a quello principale.
Nel 1902 la villa fu acquistata dalla baronessa Caterina von Scheyns, che fece introdurre un pavimento musivo ed una decorazione a tempera con figurazioni vegetali nell’androne. Ad inizio Novecento la villa divenne un vero e proprio salotto internazionale, aperto ad ospiti illustri, come il futuro papa Giovanni XXIII.

Il comune di Roma acquistò la villa nel 1978 e ne cura il restauro. Tra il 1998 ed il 2000 ha riordinato il Casino nobile, che oggi ospita la Quadriennale di Roma